17 maggio 2014

Perchè leggo i fumetti? - L'angolo dell'autoanalisi



A volte mi chiedo: perchè leggo i fumetti? Perchè proprio questi e non altri? E come ci sono arrivato?
E mi trovo a ripercorrere le mie origini di appassionato, a volte, con un minimo di concentrazione in più, riscopro particolari e situazioni che avevo scordato.

Lo aspettavo molto più di Topolino.
Il costo purtroppo era proporzionale
Non so esattamente cosa abbia letto per primo, ma ho sempre letto molto, qualsiasi cosa. Probabilmente ho iniziato con Topolino o forse col Corriere dei Piccoli, di certo nei primi anni di elementari li leggevo entrambi, assieme al Giornalino. Non c'è foto della mia infanzia in cui non abbia un topolino in mano.
I Ronfi valevano da soli l'acquisto del Corriere
Mio nonno paterno a 6 anni mi regalò proprio un abbonamento al Corriere dei piccoli, anche se oggi non so più distinguere quali personaggi leggevo li e quali nel Giornalino, ma non dimenticherò mai i Ronfi, la Pimpa, i Muppets, Pinky, Nick Carter e tanti altri.
Continuai con Topolino, che adoravo e di cui compravo qualunque cosa, da Zio Paperone, fino al Mega Almanacco e gli speciali (ricordo di aver letto un milione di volte quello per Italia 90).
Topolino 1817, appena dopo Italia 90,
quindi avevo ancora le palle girate
Fu con Topolino che cominciai ad andarmi a vedere chi scrive e disegna una storia; adoravo le storie di Pezzin e i nomi e le situazioni fantasticamente parodizzate, ad esempio "Zio Paperone e il Supercampionato", una storia calcistica splendidamente disegnata da Luciano Gatto, in cui Zio Paperone comprava dei giocatori stranieri per il suo Paperopoli - fra cui uno splendido Van Pasten- e per risparmiare sul trasporto verso Paperopoli, li imbarcava sull'aereo come pacchi, scrivendoci sopra "campioni senza valore"... o il tennista Kitty Connosh (ci sghignazzo ancora). Un Natale mi regalano un volume grande quanto me, intitolato "Io e Pippo", che conservo ancora gelosamente, pur non ridotto benissimo.
Quella striscia nera così simmetrica mi ha sempre ricordato
in maniera inquietante quella striscia nera attorno al sushi

Meanwhile... mi stavo contaminando ad altre letture e non lo sapevo: stavo tutto il giorno dai nonni e spulciavo i fumetti di mio zio, allora baldo 20enne. La combriccola del perfettino e fastidioso Capitan Miki (Doppio Rhum e il dottor Salasso) mi attirava particolarmente, forse perchè all'inizio trovavo solo quello. Ogni tanto dall'armadio spuntava qualche Fantastici Quattro Corno, se ero fortunato. I miei occhi si riempivano di meraviglia. I disegni erano del Re e mi sembravano la cosa più grandiosa che si potesse imprimere su carta (anche se confesso un certo stupore per i capelli di Crystal, all'epoca presenza fissa).
È lui! È Lui!!! So a memoria tutti i proverbi di Ten
e i travestimenti del perfido Stanislao Moulinsky
Mentre continuavo con Topolino, iniziò a spuntare qualche Lanciostory e Skorpio e poi qualche e volume dell'Eternauta, ma era presto e non avrei apprezzato particolarmente (avrei rimediato poi "da grande"). Fra le meraviglie della stanza dello zio, ricordo un volumone di Nick Carter che ho letteralmente consumato, che conteneva, fra le altre, la splendida "La mela idraulica".
A fine elementari e inizio scuole medie, mi rapisce Dylan Dog e inizio a comprare tutti gli arretrati, le ristampe e le seconde ristampe che trovo. Li leggo tutti più o meno fino al numero 60. Quando mia nonna viene a trovarci il fine settimana, dà 10mila lire a me e mio fratello (4 anni più piccolo), ma la sua banconota veniva sempre incautamente affidata a me, affinchè gliela consegnassi.
Era un grooooosso errore, io mi precipitavo in edicola, compravo 4 Dylan Dog per me e un fumetto un po' colorato per mio fratello, facendogli anche credere che avevo speso i soldi per lui. Sceglievo l'Uomo Ragno, di solito, che leggevo mentre aspettavo di poter comprare nuovi Dylan Dog.

...ed ecco perchè leggo i fumetti marvel

Posso definirlo il mio primo Uomo Ragno
da Marvel Zombie ufficiale
A poco a poco mi accorgo che il livello di coinvolgimento di Spidey è molto più alto, e senza volerlo inizio a comprare per me gli Uomo Ragno, abbandonando gradualmente i Dylan Dog (passerò per un periodo di "me li presta il mio amico", per poi lasciarlo e basta). Man mano che sulle pagine del Ragno vengono richiamati altri personaggi, mi vien voglia di conoscerli; così durante le guerre segrete mi trovo a volerne sapere di più sugli X-Men: da li la fine. Ho iniziato a comprare una 15ina di testate Marvel al mese, se potevo di più, grazie ai soldi della merenda, che non compravo più, preferendo raccoglierli per altri fumetti (pezzo di pizza per la ricreazione = 500 lire... ogni due o tre giorni valevano un bell'albo Star Comics).

Poi sono diventato grande, ho ampliato enormemente la mia visuale fumettistica (passando per il "fumetto d'autore", per quello umoristico, fino a quello popolare francofono ed europeo e all'amato gippone) e sono sopravvissuto anche ad una lunga pausa universitaria, forzata causa necessità di risparmiare da fuori sede. Ma tutto sommato, quando leggo un fumetto, ritorno ancora il nano con topolino sempre in mano.

1 commento:

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