26 ottobre 2009

Celtics - Lakers: The Rivalry - 1a parte


Articolo già apparso su Basket Central il 4 Giugno 2008, prima dell'inizio della Finale NBA fra Celtics e Lakers... purtroppo non riesco a reperire l'originale online, ma almeno ho il testo archiviato! E' diviso in tre parti, ecco la prima (e unica delle tre irreperibile!):

47 finali giocate, 9 una contro l’altra , 25 titoli NBA, 7 vittorie di Boston in Finale, 2 di Los Angeles. Sono le cifre che presentano la classica delle classiche, 21 anni dopo l’ultima volta. É LA rivalità per eccellenza.

Boston e Los Angeles in finale, non succedeva da oltre due decadi.
Nel 1987 Magic Johnson sparigliò i confronti col rivale Larry Bird, portando definitivamente il confronto delle finali sul 2 a 1 la truppa dello Showtime, ma da quel momento ne sono successe troppe per poterle raccontare tutte. Boston è passata per momenti bui, anzi oscuri, LA si è allontanata dai vertici, poi c’è tornata, poi si è riallontanata e poi è tornata ancora una volta, l’NBA ha visto una squadra ex ABA vincere un titolo per la prima volta (a cui ne è seguita una seconda, terza e quarta). Proviamo allora a riordinare le idee, cerchiamo di rivivere la storia delle due franchigie più rappresentative della NBA, o meglio dei loro confronti.

I Boston Celtics sono la più vecchia franchigia della NBA assieme ai NY Knicks e ai Warriors (che cominciarono a Philadelphia per poi trasferirsi a San Francisco), tutte e tre rintracciabili nel primo storico anno di BAA (1946), la vecchia sigla del campionato professionistico americano, che contava anche città ancora in corsa, come Chicago, Toronto, Cleveland, Detroit e Washington, ma con franchigie ormai defunte (rispettivamente Stags, Huskies, Rebels, Falcons e Capitols); i Lakers invece nacquero solo due anni dopo, nel 1948, fra il freddo del Minnesota, nella capitale Minneapolis (da cui viene il nickname, curioso se accostato a Los Angeles). Mentre Boston non vide i PO al suo primo anno, i Lakers arrivarono addirittura al titolo, soprattutto grazie all’arrivo del primo vero big man dominatore della Lega: George Mikan. Per diventare competitivi i Celtics avrebbero dovuto attendere l’arrivo di Bob Cousy dal college e di Ed Macauley da St Louis lo stesso anno (1950), che combinavano per oltre 35 punti, ma soprattutto del coach per eccellenza Red Auerbach, aggiunte che permisero di passare dal terzultimo record della lega ai PO con quasi il 60% di vittorie. Mentre i Lakers vincevano 5 titoli in 6 anni Boston cresceva, e il faro dei Lakers tramontava lentamente: nel 51 arriva nel Massachusets Bill Sharman dai defunti Capitols, il 53-54 è l’ultima stagione di Mikan e anche quella dell’ultimo titolo del lacustri. Boston vede arrivare nel 54 Ramsey e vincerà il suo primo titolo nel 57 guarda caso con l’arrivo di Bill Russell (la cui scelta arriva grazie alla cessione di Macauley a St Louis in cambio del pick al draft), non una pedina, ma Regina, Alfiere, Cavallo e Torre nella scacchiera della dinastia, e dopo una finale persa con St Louis troveranno i Lakers in finale per la prima volta nella storia, nel primo degli 8 anelli consecutivi. La rivalità ancora non esiste, è la prima volta che le due franchigie si vedono nella post season, e i Lakers arrivarono alla finale dopo aver messo assieme un record negativo in regular season, la vera rivale di Boston in quegli anni era St Louis (in cui giocava Bob Petit e lo stesso Ed Macauley che aveva furoreggiato a Boston, ma era stato sostituito da Russell).  Nel 1960, dopo anni di stagioni fallimentari, il richiamo del glamour Hollywoodiano chiama l’NBA anche a LA e i Lakers si trasferiscono. Hollywood però non è sempre magnanimo con chi cerca successo e non lo è nemmeno coi Lakers, che non fanno subito presa sui californiani, molto più dediti al baseball arrivato in città solo due anni prima coi Dodgers, e mentre quelli delle mazze furono accolti da folle festanti con tanto di festa al City Hall, quelli della palla a spicchi entrarono dalla porta di servizio, in notturna e per le vie secondarie.

Boston dicevamo si preparava nel 59 a vincere 8 anelli di fila, e 4 arrivarono proprio contro la versione Angelena dei Lakers. A Russell, Ramsey, Cousy e Sharman si aggiunsero man mano Heinsohn (56), Sam Jones (57), KC Jones (58, ex compagno di squadra di Russell alla University of San Francisco, con cui vinsero 56 gare consecutive in due anni e due titoli) e Tom Sanders (60), tutti uomini che avrebbero fatto di Boston la squadra più profonda della storia dell’NBA. La prima sfida è datata 1962 e le due squadre erano quanto di più diverso si potesse immaginare: mentre Boston faceva dell’equilibrio tattico la sua forza, con l’allenatore in campo Russell ad amplificare i dettami di Auerbach, i Lakers si appoggiavano interamente sulle due superstar Elgin Baylor (arrivato nel 58) e soprattutto Jerry West (1960), che in due mettevano assieme quasi 70 punti, quanti quelli accumulati dai primi 4 marcatori dei Celtics complessivamente. Finisce 4 a 3 in finale, con LA che ruba il fattore campo a Boston in gara 2, vincendo al Garden, ma lo perde in gara 4, lo recupera in gara 5, nella storica gara in cui Elgin Baylor ne mette 61 (record di punti in una finale tutt’ora imbattuto) per poi perdere gara 6 e soprattutto una gara 7 fra le più belle di sempre, finita dopo un tempo supplementare con l’anello ai celtics grazie ad un immaginifico Russell da 30 punti e 40 rimbalzi. Rivincita l’anno successivo, stavolta un 4 a 2 con Boston corsara in gara 2 e 6. E’ l’ultimo anno di Bob Cousy, che annuncia il ritiro ad inizio stagione, e il primo di John Havlicek, destinato a diventare una delle bandiere biancoverdi e l’uomo su cui Auerbach forgiò il concetto di sesto uomo, ed è anche la prima serie da rivali fra le due squadre, perché prima d’ora nessuno sentiva questa sfida come qualcosa che valesse più di un’altra finale, ma l’anno prima era stata dura davvero, con i Lakers due volte trionfanti al Garden e quel supplementare in gara 7.

La sfida salta il 64 “per colpa” di Chamberlain e dei suoi San Francisco Warriors ma torna nel 65. I Celtics erano ritenuti da molti vecchi e in fase calante, ma il giovane Havlicek portava freschezza e novità. Fu proprio “Hondo” l’uomo simbolo del titolo, la sua azione nella semifinale contro i Warriors di Chamberlain è ancora ricordata come la più grande steal di sempre, e molti Celtici ancora si emozionano all’urlo “Havlicek steals the ball!”. La finale invece fu a senso unico, 4 a 1 per i Celtics contro dei Lakers ormai stabilmente in mano a Jerry West. Il 1965-66 si apre con una notizia epocale, Red Auerbach  allenarà per l’ultimo anno per poi lasciare la panchina a Bill Russell, ma anche con l’arrivo di Don Nelson proprio da LA, che invece pesca Gail Goodrich dal draft. L’epilogo della carriera da allenatore di Red non poteva non vedere una finale contro i gialloviola. Stavolta la gara c’è, nelle prime 5 gare solo gara 2 a Boston rispetta il fattore campo. La serie è durissima, gara 7 è l’unica gara di tutti i PO del 66 a mantenere i punteggi di entrambe le squadre sotto i 100 punti; finirà con Boston sopra di due e il nono e ultimo sigaro di Auerbach sulla panchina dei Celtics.




seconda parte

terza parte

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